venerdì 28 ottobre 2011

In Italia più autovelox che etilometri


Come pensare diversamente?
gli etilometri non rendono come gli autovelox e poi ci vengono a parlare di SICUREZZA




fonte
http://www.motori.it/attualita/10941/in-italia-piu-autovelox-che-etilometri.html

giovedì 13 ottobre 2011

Il motociclista che fa scattare l’autovelox…senza moto

Il motociclista che fa scattare l’autovelox…senza moto
FALSO, niente di più falso, ovvero errato asserire ciò

FOTO 1

11 ottobre 2011
La foto è incredibile, e proviene dalla Svizzera. Un uomo di 38 anni cade dalla moto e fa scattare l’autovelox. Il risultato è una foto spettacolare rilasciata dalla polizia locale. L’uomo ha riportato, per fortuna solo graffi e piccole contusioni, oltre allo shock per la caduta.

Perchè ciò è pressochè impossibile?
cercherò di spiegarlo in maniera da essere compreso anche da chi è meno addentrato in materia

  1. Se l'apparato fosse del tipo con sensori ad induzione, ovvero magnetici ed affogati nell'asfalto, come nella foto qui sotto, solo la massa metallica avrebbe potuto far scattare l'autovelox.

  2. FOTO 2










  3. Se il rilevamento avviene con il sistema a raggi tipo quello in foto qui sotto

FOTO 3








le conseguenti misuarazioni dei tempi ovvero il tempo di percorrenza del veicolo nello spazio di rilevamento compreso tra il primo ed il secondo raggio in fase di ingresso dell'area destinata al controllo della velocità, ed il tempo di percorrenza in fase di rilascio dei raggi in seguenza, (prima il raggio 1 poi il raggio 2 ) debbono avere lo stesso tempo, e solo cosi far scattare l'apparato fotografico.

Pertanto: dato che le misurazioni sono almeno 2 e debbono essere di ugale tempo per poter far scattare la foto, se il motociclista fosse stato già a terra o caduto in quel frangente durante la rilevazione, le 2 o più misurazioni sarebbero state diverse nella misurazione del tempo in quanto sia la moto che il pilota avrebbero avuto posizioni scomposte rispetto alla linearità di marcia pertanto lo spazio occupato dal pilota o dalla moto in senso trasversale al sistema di rilevamento sarebbero cambiati ad ogni millesimo di secondo quindi non avrebbero mai azionato i rilevatori di velocità
Concludendo:affermiamo che il motociclista era perfettamente in sella al passaggio davanti al rilevatore di velocità e che lo sbandamento prima, e la caduta poi, è avvenuta subito dopo essere stato intercettato, e se avessimo avuto , oltre l'attuale foto ( foto 1) anche la foto 3 avremmo avuto la conferma assoluta di quanto asserito e la prova assoluta della violazione

lunedì 3 ottobre 2011

foto dell'anno